BABYWEARING...IN CHE SENSO?
Attenzioni, coccole, calore, contenimento, tatto sono tutti bisogni vitali per un neonato. La necessità di avere un contatto costante ha origine già nelle prime settimane di vita nel pancione di mamma.
Il babywearing può considerarsi uno dei modi più efficaci per rispondere a questo bisogno vitale. Usare una fascia già nei primi giorni dopo la nascita dona al neonato la sensazione di continuità tra la vita in utero e la vita extrauterina. In che senso? In tutti I SENSI.
Alla sesta settimana gestazionale vengono a determinarsi le basi dell’olfatto e del gusto, la capacità di percepire odori e sapori si perfeziona.
La fascia allora diventa uno scrigno dove conservare il profumo e il sapore della mamma che è ben noto da sempre al neonato. L'odore della mamma, di cui conserva un vividissimo ricordo, facilita l’adattamento del neonato alla nuova vita.
All'ottava settimana gestazionale la pelle del bambino è completa questo significa che, da quel momento in poi, comincia a percepire tutto quello che lo avvolge, impara a conoscere sè stesso e quella parete che lo delimita e protegge. Con un atteggiamento contenitivo e accudente il genitore può rendere meno traumatico il sovraccarico sensoriale che il neonato si trova ad affrontare.
La fascia allora diventa un involucro, un utero che accoglie, protegge, culla, rilassa e lenisce quel senso di vuoto immenso che un neonato percepisce intorno a sé, delimitando i confini che fino a poco prima erano definiti e palpabili.
Dall’ottava alla ventiquattresima settimana gestazionale l’orecchio comincia a delineare le sue funzioni: inizialmente percepisce i suoni, prima come lievi vibrazioni poi come suoni che impara a riconoscere; successivamente si perfeziona l’apparato vestibolare quindi tutto ciò che è legato al ritmo e al movimento.
La fascia allora diventa un amplificatore di suoni rassicuranti, il battito del cuore della mamma: è lì che si scandisce il ritmo delle nanne, così come faceva nella quotidianità nel pancione, e il suono di quel battito conosciuto lo protegge da tutti quei rumori che prima erano lontani e ovattati. Il movimento, il passo della mamma che conosce perfettamente lo culla ora nella vita extra uterina.
Alla ventiseiesima settimana le palpebre finalmente si aprono e da lì in poi potrà reagire ai giochi di luce e ombre. La vista è l’ultimo senso che si viene a formare ed effettivamente il neonato per il primo periodo dopo la nascita non si affiderà principalmente alla vista ma bensì ai suoi sensi più antichi.
La fascia allora diventa...Beh qui non c'è nessuno "allora"! Siccome anche l'occhio vuole la sua parte, vale la pena di scegliere una fascia bellissima… ma quello sarà compito della mamma!
La continuità, il rispetto del sovraccarico sensoriale, il contenimento aiuterà il neonato ad ambientarsi nella sua nuova realtà, accoccolato e inebriato da tocchi e profumi a lui familiari.